Vista l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo il 9 Marzo è stato emesso un decreto che ha stravolto la nostra quotidianità, con l’obiettivo di contenere il coronavirus.

La quotidianità è stata stravolta, le nostre attività si sono ridotte, c’è chi non può più lavorare, i nostri familiari non li possiamo più vedere come e quando vogliamo.

Spesso si può iniziare ad avvertire un senso di preoccupazione per se stessi e per le persone care, un senso di frustrazione, impotenza, noia, ansia per questa sospensione temporanea della propria libertà, per l’incertezza sul nostro futuro fino a sentirsi anche un po’ disorientati  proprio perché la nostra routine che spesso ci rassicurava in qualche modo è venuta meno.

Quali scenari si possono verificare?

Durante i periodi di quarantena in cui si è costretti a rimanere a casa proprio per una questione di sicurezza e di senso di responsabilità, ciò che ne può risentire di questa convivenza “forzata” sono le relazioni familiari, tra partners e tra genitori e figli. Generalmente la vita quotidiana è molto frenetica e quasi non “si ha tempo” per i rapporti, ci si incontra a pranzo o a cena ed è come se non ci fosse tempo per la famiglia.

Questo momento ci può “costringere” a riflettere sulla qualità delle relazioni che stiamo portando avanti, analizzando quali sono i pregi e i difetti e questo potrebbe rivelarsi come una risorsa oppure no. Possiamo renderci conto forse che abbiamo bisogno di ricreare certi legami che avevamo dato per scontato o scoprire al contrario che abbiamo “costruito delle solide basi”.

Al contrario se siamo soli, potrebbe essere arrivato il momento in cui tutte le nostre paure, angosce, preoccupazioni vengono a galla se da un lato le abbiamo sempre messe da parte, trovandoci impreparati su come gestirle e affrontarle.

A livello spaziale la nostra dimensione si restringe, non si è più padroni “dei propri desideri”, e questo può creare un senso di soffocamento e non tutti sono in grado di gestire tutte queste emozioni e molto dipende dalle risorse che ognuno ha e dal contesto.

Alcune persone possono avere già delle situazioni di fragilità emotiva e tutto ciò rende ancora più difficile gestire questa nuova situazione.

Può capire che le troppe emozioni possano prendere il sopravvento e farci perdere in qualche modo la lucidità nel valutare gli eventi e nel vedere le cose da una giusta prospettiva.

Se ti rendi conto che le tue paure e le tue ansie ti creano delle difficoltà, non avere paura a chiedere aiuto ad un professionista.

Richiedere un sostegno può essere utile per aiutarci ad affrontare quello che stiamo vivendo.

Chiedere aiuto è un atto di grande coraggio e soprattutto di maturità.

Sostegno online, una possibilità per non sentirsi soli

E’ importante comprendere che rivolgendosi ad un professionista non si è più soli ma si è in due.

Gli aspetti positivi, generalmente, per richiedere una consulenza sono diversi ad esempio:

PRENDERSI CURA DI SE ED USCIRE DAL PROPRIO MALESSERE

AVERE UN PROPRIO SPAZIO: si ha la possibilità di avere uno spazio e del tempo che è solo nostro. Lo psicoterapeuta non ci risolve i problemi ma ci aiuta a trovare delle soluzioni.

NON ESSERE GIUDICATI: Si va per essere ascoltati, non per essere giudicati.

AVERE UN ALTRO PUNTO DI VISTA: Spesso quando vediamo tutto nero, quando sentiamo che le emozioni hanno preso il sopravvento, è anche difficile trovare una via d’uscita alle nostre difficoltà e possiamo sentirci persi e confusi.

ACQUISIRE NUOVI STRUMENTI PER AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’.

E’ bene ricordare che soprattutto in questo momento è utile mantenere una certa regolarità nel sonno, mangiare bene, mantenere i contatti con le persone care, fare esercizio fisico e perché no dedicarsi magari ai propri passatempi preferiti o a quelle attività che abbiamo sempre rimandato per mancanza di tempo.

Proprio per tutti questi motivi è attivo il supporto psicologico online, tramite Skype o Whatsapp.

E tu come stai vivendo questi giorni? Come ti senti?

Come passi le tue giornate? Senti che potresti aver bisogno di aiuto?

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